Com’è fatto l’universo?

Com’è fatto l’universo?

Non intendo la sua forma, non intendo nemmeno le leggi che lo regolano. Mi spiego meglio.

Com’è fatta la vostra casa?

Alla mattina vi svegliate ed intorno a voi vedete la camera da letto, con i mobili, le finestre, il tappeto. Potreste descriverla minuziosamente perché la conoscete benissimo. Così scendete dal letto ed appoggiate i piedi sul tappeto, poi andate in bagno e dopo un po’ in cucina. Adesso potete vedere il tavolo, i fornelli, il frigorifero. Non potete più vedere la vostra camera da letto, ovviamente direi, eppure voi sapete che c’è, e che è lì, da qualche parte, oltre il muro. Se vi chiedo com’è fatta la vostra casa, beh, voi lo sapete benissimo.

Ma se riflettete per un attimo a come la immaginate nella vostra mente vi accorgerete di farlo in un modo completamente differente rispetto a quando ne parlate oppure quando dovete spostarvi da una stanza all’altra.

Nella vostra mente vedete la vostra casa tutta insieme, non immaginate ogni singola stanza separata, ma come un’unica cosa. E in realtà è così, la vostra casa esiste tutta insieme, tutta nello stesso istante; è solo quando provate a descriverla che dovete spezzarla, dividerla in tante piccole parti spostandovi al suo interno e osservandole una dopo l’altra. E quando giungerete in cucina e penserete alla vostra camera da letto….la ricorderete.

Pensate, prima eravate in camera da letto ed ora siete in cucina; siete voi ad esservi spostati ma la vostra casa è sempre lì, immutata, immobile. Sembra muoversi, sembra cambiare, ma è solo perché siete voi a spostarvi in essa. E per ritornare in camera da letto dovrete tornare indietro e spostarvi, aprire delle porte, superare degli ostacoli. In questo l’universo è diverso da casa vostra perché non è possibile spostarsi a piacimento dove vogliamo e quindi presto vi accorgerete che alcuni di essi sono diventati insormontabili ed alcuni luoghi irraggiungibili. Il tempo e lo spazio in casa vostra sono piccoli, nel caso dell’universo sono grandissimi.

Ma in fondo l’universo è come la vostra casa e i muri, le porte, le finestre, i mobili e le suppellettili sono i fenomeni che avvengono in esso; voi potete prenderli in mano, toccarli, studiarli e descriverli. Ma sono tutti insieme a fare la vostra casa e voi per poterli immaginare così avete solo un modo: usare l’immaginazione e la memoria.

La vita è fatta nello stesso modo: noi nasciamo in una stanza e nel corso della nostra vita cambiamo e ci spostiamo in un’altra, ed ogni volta osserviamo e ricordiamo, osserviamo e ricordiamo.

Osserviamo e ricordiamo.

Ed alla fine affermiamo che c’è una camera da letto, una cucina, un bagno, una sala e che siamo stati in ognuna di esse; con il tempo ci spostiamo all’interno della casa e ad un certo punto affermiamo che le cose sono cambiate e che alcune stanze sono diventate irraggiungibili, magari quelle dove si trovano alcune delle persone che amiamo di più, i nostri genitori ad esempio. E pensiamo che non sia più possibile ricongiungersi a loro e che saremo separati da loro per sempre; ed è vero, ma solo dal nostro punto di vista.

Perché in realtà le cose sono rimaste immutate e loro sono ancora lì, in quella stanza; siamo noi a sbagliare, è la nostra natura separare, classificare, rinchiudere le cose all’interno di cassetti e di stanze, a classificare le idee, a volte e forse troppo spesso anche i sentimenti. La nostra mente funziona così, separando; la separazione è innata nella nostra mente. E così percepiamo la nostra casa fatta di luoghi separati ed a volte irraggiungibili.

Invece essa è tutta un’altra cosa, siamo noi che non riusciamo a vederla.

Ma possiamo intuirla.

Quindi, com’è fatto l’universo?

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