CARMINE BELFIORE

Nasce a Genova il 7 settembre 1964 dove vive fino all’età di 14 anni, quando con i genitori si trasferisce alla Spezia per seguire i genitori. Da sempre attratto dalle scienze e dalla fisica e anche dalla vita militare, subito dopo il diploma decide di intraprendere gli studi di matematica per diventare astrofisico e prende contatti il Prof. Franco Pacini, allora direttore dell’Osservatorio astronomico di Arcetri, che lo consiglia in tal senso, ma l’età e le suggestioni dell’epoca lo portano invece altrove e nel 1983, superato il concorso per l’ammissione all’Accademia Navale di Livorno, diventa ufficiale di Marina per seguire la seconda sua vocazione e le orme del padre, non smettendo mai di seguire gli sviluppi di astrofisica e cosmologia, seppur solo a livello amatoriale.

Nel 1990 scopre la sua vocazione per la scrittura, in particolare di storie basate sull’illusione nella percezione della realtà, frutto anche della sua passione per la psicologia e la filosofia che secondo lui può fornire il giusto completamento alla scienza nella visione del mondo. Scrive i suoi primi racconti che da brevi a poco a poco si allungano fino a diventare romanzi che però non pubblica a causa della sua visione molto rigida e “istituzionale” del lavoro.

Lasciata la Marina Militare, nel 2003 inizia a lavorare per un’Autorità Portuale del nord Italia (attività tutt’ora in corso).

Nel 2018 sul set di un film incontra un attore che, dopo aver casualmente letto i suoi scritti, lo convince a riprendere in mano l’attività dicendogli che “L’uomo non è fatto solo di istituzioni e doveri, ma ha anche bisogno di sognare e se si ha il dono straordinario della fantasia non si può tenerlo per sé, ma si ha il dovere di condividerlo”.

Per questo motivo riprende a lavorare sui racconti lasciati anni addietro che pubblica, quasi per gioco, in self publishing, accorgendosi presto che questa volta non era un episodio ma una passione vera a propria e che non avrebbe più smesso.