MÖBIUS IN PILLOLE
«Vaffanculo, Linda!» rispose Tom buttandosi sul letto. «Devi smetterla di prendermi in giro.» «Mi hai programmato tu così» rispose Linda. «Uffa! Sei insopportabile, signorina mihaiprogrammatotucosì.» Poi sorrise. «Buonanotte Linda.» «Buonanotte Tom.» Tutte le luci della casa si spensero lentamente. L’appartamento rimase al buio e in silenzio per un po’. «Linda» chiamò Tom nell’oscurità senza aprire…
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Fece alcuni passi e giunse al bordo esterno del tetto, dove il profilo dell’edificio degradava verso il basso. Era stato costruito così per resistere meglio al vento, che ormai raggiungeva normalmente valori che una volta sarebbero stati quelli di una tempesta tropicale. Per sicurezza si aggrappò al palo di supporto di un’antenna; era di metallo…
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Whitacker lo fissava inespressivo senza parlare. «In queste condizioni non si può parlare di volare, partire, viaggiare» proseguì Tom «Lo capisco, tutti questi vocaboli sono molto belli ed evocativi e fanno presa sulla gente,» scosse la testa «ma al momento sono fuori discussione» concluse. Whitacker allora sorrise e lo fissò per qualche secondo senza parlare…
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«Sono in ritardo.» disse Tom; la WinTor si spense, lo schermo ritornò trasparente e comparve nuovamente l’esterno dell’edificio mentre la stanza piombava nel silenzio. Tom si diresse verso la porta di uscita. «È carica la maschera?» I suoi passi risuonavano ovattati mentre camminava. «Certo, Tom, è nel solito posto.» «Okay, grazie» disse Tom che ormai…