Che cos’è l’equilibrio?
Esistono varie definizioni a seconda delle aree di interesse; c’è quello meccanico, quello biologico, quello termodinamico e così via ma in generale indica la situazione nella quale, dato un sistema, la risultante delle forze che agiscono su di esso è uguale a zero. Ne esistono tre tipi, stabile, instabile e indifferente e quello più interessante è quello stabile, perché è tale per cui se si prova a perturbarlo viene generata una forza tale da contrastare la perturbazione e, entro certi limiti, da riportare il sistema nella posizione iniziale. Già, entro certi limiti. Se la perturbazione infatti è troppo grande l’equilibrio verrà rotto e il sistema abbandonerà la posizione iniziale cercandone una nuova. Se l’equilibrio è molto forte e la causa perturbatrice è solo una sarà molto difficile romperlo e questo sarà controllabile e duraturo. Ma se le cause in gioco sono tante, anche se di piccola entità, sebbene l’equilibrio sia molto forte potrebbe verificarsi la situazione che la somma delle varie perturbazioni superi la barriera energetica rompendolo e in molti casi sarà impossibile fare alcuna previsione correndo il rischio di trovarci di fronte al fatto compiuto quando ormai è tardi. E così può capitare che per caso, l’equilibrio venga rotto senza preavviso e nonostante le previsioni. Una situazione del genere si ha con il clima del nostro pianeta, un equilibrio estremamente stabile ma dovuto solo a una fortuita combinazione di eventi.
L’errore che stiamo commettendo è quello di credere di poter controllare tutto, di poter prevedere ogni cosa, che tutto è sotto controllo e che quello che stiamo facendo sarà sufficiente. Ma non è così. C’è sempre un imprevisto, un elemento che non è stato inserito nel calcolo o un evento che nessuno aveva previsto e che sconvolgerà tutte le previsioni. E noi non abbiamo margine. La nostra intelligenza è seconda solo alla nostra arroganza che pretende di controllare ogni cosa ma che invece è in grado solo di percepire la realtà in modo molto grossolano ed approssimativo.
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